Borgo dei Fiori sorge laddove era già presente, così come evidenziato da carte del 1884, un caseggiato nato e cresciuto intorno alla Torre dei Roffeni, già presente in alcune mappe del XVII secolo, senza dubbio edificata per la salvaguardia territoriale rurale e poi trasformatasi, come accaduto anche nel cuore di Bologna, in Casa-Torre.

A Bologna ed in quello che possiamo definire il suo antico contado, la Torre era un edificio non di rara presenza e, nei secoli, ha ricoperto differenti usi architettonici, in primis, ma anche antropologici, politici e sociali. Se Bologna, infatti, è ‘la città delle torri’ anche il territorio che la circonda ne è disseminata seppur in maniera ben più rara, testimonianza di mirabili passati.
Borgo dei Fiori, già proprietà Betti, conserva, come accennato, nella propria area, tra nuove edificazioni, l’antica Torre dei Roffeni che, nel progetto Borgo dei Fiori di Immobiliare Classe A, sarà destinata ad uso abitativo di esclusiva ristrutturazione e pregiato restauro. Il nostro Team di Progettisti, insieme alle ricerche di tipo tecnico strutturale, ha condotto una più ampia analisi del territorio e della sua storia, al fine di mappare una sorta di trama che, in epoca lontana, identificava alcune architetture extramoenia, alcune delle quali in grado di posizionarsi in una dimensione spazio temporale riconoscibile e di primaria importanza.
Storie di Torri dell’antico contado bolognese
Torre dei Roffeni, certamente, sorse con il ruolo di avamposto di avvistamento fortificato, grazie alla sua posizione dominante sulla valle che collega la collina di Sasso Marconi a Casalecchio di Reno. Nei secoli successivi, quando il suo suolo di baluardo si rese non più necessario, fu avviata la sua trasformazione e, attorno ad essa, fu costituito un nucleo abitativo e di costruzioni per I servizi agricoli necessari alla coltivazione dei campi.
Il cambiamento del paesaggio, delle esigenze storiche e della popolazione che abitava le campagne attorno Bologna e Casalecchio di Reno, comportò la definizione di una mutazione riconoscibile nell’architettura che, a partire dal XVII e XVII secolo diede nota delle trasformazioni cui andò incontro la società del tempo.
LA PIANURA
Il vasto territorio pianeggiante che si estende a nord di Bologna presenta e mantiene la memoria di molte torri medievali e rinascimentali, che offrono una finestra sulla storia e rendono Torre dei Roffeni e Borgo dei Fiori un luogo dall’identità unica e straordinaria.
Torre Medievale di Galliera
Insieme con le vicine Torre di Cocenno e dell’Uccellino, rappresenta ciò che resta di quel sistema di fortificazioni del XII secolo che segnavano il confine di Bologna. Nella sua politica di espansione verso la campagna, infatti, il Comune di Bologna, alla fine del XII secolo eresse il Castello e la Torre di Galliera – forse nel 1194 – in una posizione che, in quel momento, rappresentava il punto più avanzato dei suoi confini verso il territorio ferrarese degli Estensi, con i quali erano frequenti i contrasti. Da quel momento, e per tutto il XIII secolo, Galliera divenne un luogo molto importante per il Comune di Bologna, il suo potere e la sua sicurezza sul territorio.

Si conoscono alcuni cenni del ‘900: la proprietà pervenne ad Antonio Bonora – sindaco di Galliera dal 1910 al 1913 – ed attualmente appartiene ai suoi eredi, sigg.ri Zanotti-Benassi. Da un punto di vista strutturale la Torre di Galliera ha le medesime caratteristiche delle torri bolognesi e somiglia alle Torri Garisenda e Galluzzi e misura 21,75 metri di altezza, con una con una base di 9,40 x 7,70 metri.
La Torre, purtroppo, oggi si presenta inutilizzata e priva di chiusura.
Torre del Cocenno a Poggio Renatico
Nel 1233 fu costruita la Torre del Cocenno, poco a nord di Poggio Renatico, oggi in provincia di Ferrara, nel punto di confluenza tra il canale Cocenno – proveniente dal Centese – e il canale Riolo che, passando accanto alla Torre di Galliera, collegava la città di Bologna con il Ferrarese unendosi al “canale Palustre”, che nasceva dal Po in località Porotto.

Anch’essa era parte del sistema difensivo bolognese realizzato dal comune di Bologna nei secoli XII e XIII. In tempi più recenti è stata inglobata nel caseggiato attiguo e dotata di copertura stabile ai fini di abitabilità costante.
Torre dell’Uccellino a Poggio Renatico
Qualche anno più tardi, nel 1242 fu costruita, ancora ad opera del Comune di Bologna, la Torre dell’Uccellino – nella terra di Lusolino – a 5 miglia da Ferrara e 25 da Bologna, sempre sulla riva di un corso d’acqua. Detta anche Torre dell’Usolino, era situata in origine lungo un’importante via di collegamento fra i territori di Bologna e Ferrara ed era parte di un castello circondato dalle acque, e la sua struttura ricorda le più famose torri bolognesi.

La sua massiccia mole testimonia le ragioni difensive della sua edificazione, ragioni ed importanza che perse quando quando Alfonso d’Este, incurante delle proteste dei bolognesi, ne asportò la campana per ricavarne bronzo per i suoi cannoni. Ad oggi, la Torre è priva di copertura.
Torre di Re Enzo ad Anzola dell’Emilia
Unica testimonianza ancora esistente dell’antico castello dei Signori di queste terre, la sua costruzione, risalente al XIII secolo, rievoca i tempi della guerra fra i Comuni e l’imperatore Federico II.

Oggi si presenta con elementi e superfetazioni successive, come la copertura, segno di uso in epoca più recente.
BOLOGNA
Come è noto Bologna è state ed è città di torri, anche se, ormai, molte non più presenti per le demolizioni di fine ‘800 e primo ‘900, od operazioni che hanno visto inglobare nel nuovo tessuto urbano e architettonico, precedenti edifici.

Eppure il fascino che le torri gentilizie rivestono nell’immaginario collettivo riveste ancora un’aura di straordinaria meraviglia che, in un certo senso, avvicina a quella che è la sensazione percepita per i più contemporanei grattacieli e, in fondo, le torri bolognesi sono un vanto ed un orgoglio per la città.

Dalle illustrazioni storiche si nota come esse fosse contraddistinte da merlature e normalmente prive di copertura, mentre quelle più basse, probabilmente ridotte per problematiche strutturali o altro, risultano anche coperte, molte delle quali, come accennato, trasformate in abitazioni od esigenze diverse.
LA MONTAGNA
Come in pianura anche nelle aree di montagna sorsero diverse torri, con usi e destinazioni simili seppur da un punto di vista architettonico presentavano alcune differenze sostanziali, in particolare nella parte superiore, dove la copertura, sempre presente, era spesso spiovente.

Tuttavia, da uno studio più approfondito è emerso che spesso, le torri montane di oggi sono il frutto di soluzioni soluzioni tipologiche non originali, modificate nel tempo, diventando tutte Casa-Torre, come già si evinceva da fotografie del secolo scorso. Nel caso di alcune è possibile notare l’evidente trasformazione conclusa con sopraelevazione o diverse tessiture delle pareti ed evidenziare come il passaggio del tempo e delle esigenze abbia modellato le architetture.
BORGO DEI FIORI
Questa breve analisi rappresenta solo una piccola parte del patrimonio architettonico e storico che riguarda il territorio circostante Bologna e in cui il progetto Borgo dei Fiori si inserisce come conseguenza naturale di uno sviluppo che desidera rendere omaggio ad una lunga storia, dalle caratteristiche e dall’identità uniche su cui intervenire con una azione di attenta protezione.
In particolare, la piccola ricognizione riguardante le Torri di pianura e di montagna mostra il contesto nel quale anche l’antica Torre dei Roffeni di Borgo dei Fiori rientra a pieno titolo, tracciandone l’importanza sia storica ed architettonica che antropologica.


Il progetto Borgo dei Fiori è portato avanti da Immobiliare Classe A secondo alcuni principi tra cui quello di preservare la memoria storica di Torre dei Roffeni e delle sue funzioni di avvistamento e, così come altre soluzioni abitative del nuovo caseggiato attiguo, e quello di dominare, solo con lo sguardo, a 360° il panorama sulle colline e sulla città.





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SITOGRAFIA
- http://www.orizzontidipianura.it/interno.php?ID_MENU=2795
- https://www.sagreeborghi.it/scheda-turistica?s=Mk1qTQ==
- https://www.ferraraterraeacqua.it/it/poggio-renatico/scopri-il-territorio/arte-e-cultura/castelli-torri-campanili/le-torri
- http://www.torredelluccellino-ferrara.it/prologo.html
- http://www.pianurareno.org/?q=node/36
BIBLIOGRAFIA
- “Per Bologna”, novant’anni dello IACP, 1996.
- Amedeo Benati – Strenna Storica Bolognese. 1989.
- Luigi Fantini, Antichi Edifici della Montagna Bolognese, Labanti e Nanni, Bologna, 1974.